Qurbani, storie di speranza
Um Yousef 36 anni, Siria.
Um Yousef è vedova, vive in un campo profughi con due bambini piccoli e fa affidamento sugli aiuti umanitari per riuscire a sopravvivere.
La storia di Um Yousef:
Sono vedova con due bambini piccoli.
Non abbiamo un capofamiglia, contiamo interamente sull’aiuto di Allah.
A volte le persone mi aiutano economicamente e spesso abbiamo anche ricevuto assistenza da parte di Islamic Relief.
I miei due bambini hanno un disperato bisogno di carne per nutrirsi.
A volte provo a permettermene un pò ogni due mesi.
Dato che non ho una fonte di reddito sicura, aspetto che le organizzazioni umanitarie ci aiutino e ci forniscano della carne.
Sono preoccupata per come la mancanza di cibo nutriente stia influenzando il fisico e la crescita mentale dei bambini.
Quasi tutti in questo campo soffrono.
Le condizioni di vita sono pessime, non possiamo permetterci cibo, vestiti o beni di prima necessità.
Molti bambini nel campo non vanno a scuola a causa della povertà e mancanza di denaro.
Eid Al-Adha è una bellezza anche per noi e per tutte le famiglie vulnerabili che vivono in condizioni miserabili nel campo.
Puoi vedere le persone sorridere di nuovo, e notare la felicità nei volti delle persone che ricevono i pacchi di carne Qurbani da condividere con le loro famiglie.
Ho cucinato la carne che ho ricevuto e ho preparato dei piatti a base di carne ai miei figli.
Non abbiamo mangiato carne per mesi, quando l’abbiamo assaggiata l’abbiamo trovata molto gustoso, e non immaginate quanto siamo contenti di questa quantità di carne fresca.
Desidero far arrivare i miei ringraziamenti e la mia gratitudine a Islamic Relief e a tutti coloro che alleviano la nostra sofferenza in queste situazioni.
Qurbani un nostro dovere, un loro diritto.