In seguito alle notizie secondo cui i primi 20 camion di aiuti potrebbero essere ammessi a Gaza nei prossimi giorni, Islamic Relief afferma:
È fondamentale che gli aiuti arrivino, ma 20 camion di aiuti non sono neanche lontanamente sufficienti. C’è bisogno di molto di più e il tempo stringe per evitare che questo incubo umanitario si aggravi ulteriormente.
La portata della distruzione a Gaza è enorme. Gli ospedali hanno chiuso e quelli che sono ancora in funzione devono scegliere chi operare perché hanno esaurito le scorte. La gente fa la fila per ore solo per prendere un po’ di pane, visto che il cibo finisce. Anche trovare l’acqua è diventato un compito quasi impossibile per molti, costringendo i genitori a dare ai propri figli acqua salata e sporca. C’è devastazione ovunque e circa 1 milione di persone sono fuggite dalle proprie case e sono alla disperata ricerca di un riparo.
Le persone hanno urgentemente bisogno di più aiuti. Deve esserci un accordo per sollevare l’assedio e consentire un flusso regolare di aiuti e altre forniture civili vitali a Gaza, altrimenti altre persone moriranno.
Questi aiuti potranno essere consegnati in modo sicuro solo se vi sarà un cessate il fuoco. Finché continuano i bombardamenti, fornire aiuti resta estremamente difficile e pericoloso. Molti operatori umanitari sono già stati uccisi, mentre molti altri stanno cercando di portare aiuti mentre vengono sfollati dalle loro case.
Al momento l’accordo prevede l’ingresso di cibo, acqua e forniture mediche, tutti estremamente necessari. Ma le persone hanno bisogno anche di carburante, che non è stato approvato. Senza carburante, gli ospedali non hanno elettricità per far funzionare i macchinari salvavita e i sistemi idrici non possono pompare acqua sicura.