L’inverno raccontato da Zahra
Costretta a fuggire dalla Siria con il marito e gli otto figli.
Quando il conflitto si avvicinò anche alla casa di Zahra in Siria, lei e suo marito riunirono i figli e fuggirono in un altro villaggio più tranquillo, poi presero un’auto in campagna fino a raggiungere uno dei campi al confine turco-siriano.
Siamo arrivati di notte, riporta Zahra.
Non abbiamo trovato un posto dove dormire, non dimenticherò mai quella notte perché faceva molto freddo e non c’era nulla con cui tenersi al caldo.
I miei figli tremavano. Quando ci siamo addormentati, ho sognato di tornare a casa.Qui nel campo la vita è molto difficile e l’inverno è molto freddo.
Mio marito non lavora e non abbiamo delle entrate che ci permettano di sopravvivere.
Quando qualcuno è costretto a lasciare la propria casa, sente di aver perso tutto.
Non abbiamo più nessuna speranza, le abbiamo perse tutte.
Ieri sera ci siamo svegliati e l’acqua piovana gocciolava attraverso la nostra tenda, le nostre coperte e vestiti si stavano pian piano bagnando. Abbiamo passato tutta la notte a cercare di rimuovere l’acqua e riparare alcuni dei fori sul tetto.
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