7 Febbraio 2023
“Ogni edificio tremava, la gente gridava per i propri figli dispersi e ho visto così tante persone sotto le macerie”
Gli operatori umanitari di Islamic Relief sul campo hanno assistito in prima persona all’orrore, vedendo persone intrappolate sotto le macerie di edifici crollati e bambini separati dalle loro famiglie nel caos. Più di 3.000 persone hanno perso tragicamente la vita e il bilancio delle vittime è destinato a crescere.
Case, ospedali, scuole, moschee e altre infrastrutture sono state tutte rase al suolo dai due terremoti di magnitudo 7.8 e 7.5: i peggiori che hanno colpito la Turchia negli ultimi 20 anni e i peggiori che hanno colpito la Siria da oltre un secolo.
Nel nord-ovest della Siria stiamo fornendo attrezzature mediche urgenti per aiutare gli ospedali e le cliniche che sono sopraffatti dalle vittime, oltre alle coperte e alle tende per le persone sfollate, senza un riparo adeguato dal freddo invernale. Nella Turchia sudorientale stiamo fornendo sovvenzioni in denaro, per permettere alle persone di acquistare i beni di cui necessitano immediatamente, come gli alimenti.
Le comunità colpite nel nord-ovest della Siria sono particolarmente vulnerabili poiché anni di violenza e crisi umanitarie hanno distrutto infrastrutture vitali e lasciato milioni di persone in condizioni di estrema povertà.
Mohammed Hamza, responsabile dell’ufficio di Islamic Relief a Idlib, nel nord-ovest della Siria, ha assistito in prima persona alla distruzione causato dal terremoto:
“Erano le 4 del mattino e mi sono svegliato con la casa che tremava da una parte all’altra. Tutto tremava, i mattoni cadevano. Mia moglie urlava e sono andato dai miei figli ma non sapevo cosa fare. Siamo fuggiti fuori e abbiamo visto migliaia di persone per strada con solo i propri vestiti addosso. La gente gridava in cerca dei figli dispersi: intere famiglie sono state separate.
“Tantissimi edifici sono andati completamente distrutti e ho visto decine di persone sotto le macerie, con la folla che cercava di tirarli fuori. Le persone sono ancora in strada, non hanno una casa alla quale fare ritorno e temiamo tutti le scosse di assestamento.
“In questo momento, il team di Islamic Relief sta distribuendo coperte, lenzuola e materassi. Le scorte che abbiamo, presto finiranno e avremo bisogno urgentemente di nuovi rifornimenti. Le persone necessitano tende, pacchi alimentari e coperte. Gli ospedali sono inondati di feriti, quindi stiamo fornendo loro medicine e attrezzature mediche”.
“Chiunque salvi una vita umana, è come se salvasse l’intera umanità.” – Corano 5:32
La situazione è in continua evoluzione, le scosse di assestamento potrebbero continuare per giorni o settimane e continuare a causare danni alle fragili infrastrutture in Siria. Si prevede che il bilancio delle vittime sia in Siria che in Turchia aumenterà in modo significativo nei prossimi giorni.
Abbiamo del tuo aiuto, per rispondere alle necessità delle comunità colpite. Donando al Fondo per le Emergenze ci aiuterai ad essere pronti a rispondere ad emergenze come questa, nel momento in cui ce n’è più bisogno.