Islamic Relief annuncia con dolore, che tra i bambini uccisi a Gaza, ci sono 117 bambini e ragazzi parte del nostro programma di adozione a distanza a Gaza.

Negli ultimi otto mesi più di 36.000 palestinesi, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi a Gaza. Il triste bilancio delle vittime continua ad aumentare con l’aggravarsi della crisi, mentre la squadra di Islamic Relief sul campo fa tutto il possibile per fornire aiuti umanitari, anche attraverso il nostro programma di adozione a distanza.

Abbiamo rapidamente ampliato il nostro programma di adozione a distanza, con il sostegno dei generosi donatori di Islamic Relief da tutto il mondo, e ora sosteniamo oltre 14.000 orfani a Gaza. Il programma fornisce sostegno finanziario a migliaia di famiglie vulnerabili, per le quali i nostri incredibili colleghi di Gaza stanno lavorando instancabilmente per poterle sostenere, nonostante le sfide.

Con circa il 75% della popolazione di Gaza sfollata, spesso ripetutamente, con limitazioni alle telecomunicazioni e viaggi pericolosi, anche restare in contatto con le famiglie per i controlli regolari è molto difficile. Laddove non si sa dove si trovi un orfano, gli assistenti sociali di Islamic Relief fanno tutto il possibile per aiutarli a localizzarli, ma ciò può richiedere molto tempo. Spesso, il primo segnale che qualcosa non va è il denaro dell’adozione a distanza nel sistema di pagamento – a cui le famiglie accedono utilizzando una carta bancomat – che non viene riscosso per un periodo prolungato.

Le responsabilità del team ora includono l’esame di un elenco trimestrale dei morti del Ministero della Salute per identificare qualsiasi orfano o tutore sostenuto che sia stato ucciso; e stiamo lavorando per confermare queste informazioni. Purtroppo, ora possiamo confermare la morte di 64 bambini e ragazzi adottati, oltre a 53 che erano precedentemente sostenuti dal nostro programma di sponsorizzazione degli orfani.

Bambini adottati di appena cinque anni, uccisi

Omar aveva da poco compiuto 5 anni quando è stato ucciso, rendendolo il bambino adottato più piccolo – la cui morte è stata verificata. Un bambino pieno di energie, era sempre in movimento. Amava stare fuori, giocare, dondolarsi, saltare e andare in bicicletta. Uno spirito avventuroso, scalava tutto ed era un bambino giocoso, felice, amichevole e divertente. Parte di una famiglia amorevole e felice, Omar viveva con sua madre, i suoi fratelli e i suoi nonni a Gaza City. Sua madre sognava che Omar sarebbe diventato un ingegnere quando sarebbe cresciuto.

Aysha è morta appena un mese dopo il suo dodicesimo compleanno. Aveva trascorso le sue ultime vacanze estive in un campo estivo, determinata, come sempre, a vivere la vita al massimo. Descritta dal suo assistente sociale di Islamic Relief come una “bambina amichevole, coraggiosa ed educata”, Aysha andava bene a scuola e aspirava a diventare un medico. Le piaceva leggere, disegnare e dipingere. Viveva con la sua grande famiglia nella città di Al Nusairat ed era iscritta al programma di adozione degli orfani di Islamic Relief dal 2016.

Un ragazzo educato e sportivo, Ayman amava il calcio e la ginnastica. Era un figlio premuroso, aiutava sua madre, che soffriva di artrite reumatoide, nelle faccende domestiche e a fare la spesa. Viveva con lei, il suo patrigno e due fratelli in un modesto appartamento nella città di Jabalia. Ayman sognava di diventare medico e per oltre un decennio era stato sostenuto dal programma di adozione degli orfani di Islamic Relief. È stato ucciso poco dopo il suo diciassettesimo compleanno.

La più piccola di cinque figli, Sajeda, otto anni, viveva con la madre e i fratelli in un appartamento nell’Area Centrale quando è iniziata l’escalation. Conosciuta per la sua personalità amichevole e calma, amava disegnare, giocare con le bambole e guardare i cartoni animati. La sua materia preferita a scuola era la lingua araba e anche lei sperava di diventare un medico un giorno. È morta insieme a sua madre.

Ahmed, coraggioso e disponibile, è morto insieme alla madre, con la quale aveva vissuto a Gaza City. All’undicenne intelligente piaceva leggere storie e guardare cartoni animati, e adorava nuotare e andare in bicicletta. La sua materia preferita era la matematica e, sperando di diventare un agente di polizia o un insegnante in futuro, lavorava per migliorare i suoi voti scolastici. Islamic Relief ha sostenuto Ahmed fin da quando era bambino.

Felice e amichevole, Saly aveva sempre il sorriso stampato sul volto. Le piaceva leggere, ballare, scattare foto e nuotare. Studentessa universitaria, non vedeva l’ora di diventare farmacista e di aiutare a provvedere a sua madre e sua sorella Rawan, con le quali viveva in un appartamento nella città di Rafah prima dell’escalation. Ha perso la vita all’età di 21 anni.

Bambini orfani rimasti senza tutori

Sappiamo che almeno 72 tutori di orfani adottati sono stati uccisi: 21 sono morti insieme ai loro figli, mentre altri lasciano bambini orfani soli, in lutto per la perdita dell’unica persona che si prendeva cura di loro.

Con 24 orfani adottati rimasti senza tutore, Islamic Relief sta lavorando per identificare i parenti sopravvissuti che posso assumere il ruolo di tutore e occuparsi dei soldi dell’adozione di Islamic Relief per provvedere all’orfano.

Gli uffici di Islamic Relief in tutto il mondo stanno hanno dato la notizia ai sostenitori dei bambini e dei ragazzi che sono morti. Molti dei nostri incredibili donatori stanno accettando di continuare a sostenere le famiglie colpite dal lutto per 6 o 12 mesi, per evitare di aggravare le loro difficoltà.

Ove possibile trasferiamo l’adozione a un fratello o a una sorella, il che significa che la famiglia non perde il sostegno offerto dal programma. Quando questo non è possibile, trasferiremo l’adozione per sostenere un altro bambino appena iscritto al programma di adozione degli orfani.

Temiamo che il numero delle vittime degli orfani e dei tutori sostenuti possa aumentare. La terribile situazione a Gaza significa che ci sono molti palestinesi dispersi, sfollati più volte o i cui corpi non sono stati recuperati dalle macerie degli edifici distrutti.

Mentre i nostri pensieri sono con i bambini adottati, con i ragazzi e i loro tutori uccisi insieme a decine di migliaia di altri palestinesi, Islamic Relief raddoppia gli sforzi per sollecitare azioni volte a porre fine alla sofferenza delle famiglie di Gaza.

Esortiamo la famiglia di Islamic Relief – i nostri donatori, volontari, staff e partner – a unirsi a noi nel chiedere ai leader mondiali di realizzare un cessate il fuoco immediato e duraturo.

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