Annunciare un giubileo del debito nel 2025: un’agenda per la trasformazione, la restaurazione, il rinnovamento e la resilienza economica dell’Africa
In vista dell’anno giubilare del 2025, ci siamo riuniti a Kigali, in Ruanda, come rappresentanti di diverse denominazioni di fede per cogliere l’opportunità della promessa di rinnovamento e speranza dell’anno giubilare (Romani 5:5; Isaia 61:1 – 3; Corano 2:280, 12:87, 3:139).
Come leader religiosi, entriamo in contatto giorno dopo giorno, da vicino, con la sofferenza di uomini, donne, giovani e bambini che nel nostro continente lottano per riprendersi da molteplici shock. La pandemia e le sue conseguenze, oltre alle vulnerabilità preesistenti, hanno invertito decenni di progressi nello sviluppo e di riduzione della povertà. Continuano molteplici shock dovuti a guerre e conflitti, sistemi sanitari fragili, cambiamenti climatici, scarsità di cibo e costo della vita alle stelle.
Negli anni precedenti l’ultimo Giubileo, il nostro appello per la remissione del debito, a cui si sono uniti i leader di tutto il mondo e le istituzioni finanziarie internazionali, ha mobilitato 130 miliardi di dollari in riduzione del debito, che hanno contribuito a far avanzare la spesa per la riduzione della povertà in diversi paesi. Sfortunatamente, le disuguaglianze nei sistemi fiscali, finanziari e commerciali internazionali, insieme alle lacune nella governance nazionale, hanno continuato a favorire un debito insostenibile.
Abbiamo urgentemente bisogno di un nuovo Giubileo del debito per portare speranza all’umanità e per salvare il pianeta dal rischio di diventare inabitabile.
I nostri paesi, in particolare, si trovano di nuovo di fronte a una scelta angosciante tra spendere e investire a favore della propria popolazione e pagare i creditori. Solo quest’anno, l’Africa spenderà 90 miliardi di dollari per il servizio del debito pubblico. Tuttavia, la spesa combinata media di un paese africano per sanità, istruzione e protezione sociale ammonta a due terzi del pagamento del debito.