E’ trascorso più di un mese dall’inizio di un’escalation senza precedenti in Medio Oriente
La situazione sul campo a Gaza rimane estremamente pericolosa e i civili stanno affrontando una lotta disperata per sopravvivere in mezzo ai bombardamenti incessanti e alla carenza di acqua, cibo, medicine e ripari sicuri.
Più di 11.000 persone sono state uccise a Gaza, tra cui più di 4.800 bambini, e più di 1.5 milioni sono sfollate a seguito dell’ordine di evacuazione nel sud della Striscia di Gaza.
Decine di migliaia di persone sono rimaste ferite e le interruzioni delle comunicazioni continuano a lasciare le persone senza sapere delle condizioni dei loro cari. In Israele sono state uccise circa 1.400 persone e più di 4.500 ferite.
Un “blocco totale” di Gaza imposto il 9 ottobre ha intensificato il blocco dell’enclave già in vigore da 16 anni, interrompendo per quasi 2 settimane l’accesso a qualsiasi fornitura fresca di acqua, cibo, medicinali e carburante dall’esterno di Gaza.
Gli aiuti sono ripresi il 21 ottobre, ma rappresentano una piccola frazione di quanto necessario ed escludono comunque qualsiasi combustibile.
Nonostante l’enorme perdita di vite umane, le richieste di cessate il fuoco finora sono rimaste inascoltate e non si vede alcuna fine apparente alla violenza.
Questa è la situazione a Gaza da oltre un mese.