13 ottobre 2022
13 ottobre 2022
Nel 2021, il vostro sostegno ci ha permesso di continuare la nostra risposta alla crisi alimentare globale. Attraverso 210 interventi di sicurezza e aiuti alimentari, che hanno aiutato più di 2.5 milioni di persone nel mondo.
Nel solo Yemen, circa 640.000 persone si affidano, alle distribuzioni di buoni e pacchi alimentari, i quali contengono alimenti di base come il riso, la farina e l’olio, essenziali per la sopravvivenza delle famiglie, che implementiamo come partner principale del World Food Programme.
Fateeni, padre di nove figli, è uno dei beneficiari del programma alimentare in Yemen.
“Ogni due mesi l’organizzazione ci dona un pacco alimentare che contiene farina, olio, fagioli, zucchero, riso e sale”, dice il 62enne. “Allevia la nostra sofferenza”.
In un paese, dove la maggior parte della popolazione ha bisogno di aiuti umanitari e 9.6 milioni di persone sono ad un passo dalla carestia, programmi di tipo alimentare salvano migliaia di famiglie dalla fame.
Nel solo 2021, i progetti di acqua e servizi igienico-sanitari hanno sostenuto più di 775.000 persone.
La crisi idrica colpisce duramente alcune aree del mondo, tra cui l’Africa orientale. Le scarse precipitazioni nel 2021 hanno portato al fallimento dei raccolti ed ora, 13 milioni di persone non sanno da dove verrà il loro prossimo pasto.
La situazione è in deterioramento, in particolare nel Kenya orientale, nell’Etiopia meridionale ed in Somalia, dove scarseggiano cibo e acqua. I pastori vedono il proprio bestiame morire, mentre gli agricoltori fanno fatica a crescere le loro colture.
Islamic Relief sta aumentando il proprio sostegno alle persone colpite dalla siccità. Uno dei progetti idrici implementati, è nella Contea di Garissa in Kenya, dove gli abitanti del villaggio di Shimbirey, messi alle strette dalla siccità, possono ora procurarsi acqua pulita tramite un impianto idrico costruito da Islamic Relief.
Lo scorso anno, abbiamo risposto alle emergenze, attraverso 427 progetti, raggiungendo 6.5 milioni di persone in 32 paesi. Abbiamo continuato a rispondere alla pandemia del Covid-19, con 40 progetti di prevenzione, assistendo 1.46 milioni di persone. E sempre grazie al vostro sostegno, abbiamo risposto anche alla crisi climatica con 29 progetti che hanno aiutato più di 320.000 persone in 11 paesi.
Una delle emergenze, alle quali abbiamo risposto tempestivamente, grazie al vostro supporto, è l’escalation del conflitto nella Striscia di Gaza nel 2021. Nel corso di 11 giorni, i razzi hanno distrutto 300 edifici, incluse case e ospedali. Più di 250 persone, di cui 66 bambini, vengono uccise e quasi altre 2.000 vengono ferite. A differenza delle precedenti escalation, in questo caso l’intera striscia di Gaza è paralizzata, rendendolo difficile ed estremamente pericoloso rispondere immediatamente all’emergenza. Ciò aggrava la crisi del Covid-19, rendendo le misure per contrastarlo difficili da implementare.
Islamic Relief fornisce buoni alimentari, biancheria da letto e assistenza medica a quelli colpiti ma la chiusura delle frontiere e delle strade bloccate dalle macerie complicano i soccorsi. È evidente fin da subito che la scala del danno richiederà una risposta a lungo termine. Iniziamo a riparare le case danneggiate, le scuole e le strutture sanitarie, oltre a fornire attrezzature per aiutarli ad operare. Inoltre, implementiamo piani per sostenere le riparazioni a Gaza, inclusi i sistemi idrici, e forniamo assistenza psicologica ai bambini traumatizzati dall’escalation della violenza.
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