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L’invasione israeliana e i bombardamenti indiscriminati hanno provocato migliaia di morti e decine di migliaia di feriti, costringendo oltre un milione di persone – un quinto della popolazione – ad abbandonare le proprie case.
Islamic Relief è presente sul campo, aiutando decine di migliaia di sfollati con aiuti essenziali come cibo, kit igienici, coperte e materiali sanitari.
Già prima dell’escalation del 2023, la situazione in Libano era gravemente compromessa:molte persone – inclusi rifugiati e richiedenti asilo in costante aumento – non riuscivano a soddisfare i bisogni primari e dipendevano dagli aiuti umanitari per sopravvivere.
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), oltre 3,7 milioni di persone avevano bisogno di assistenza umanitaria e/o finanziaria prima della crisi.
Con milioni di libanesi in difficoltà economica, le risorse disponibili non sono sufficienti a rispondere a tutti i bisogni. Le famiglie vulnerabili affrontano ogni giorno scelte impossibili, tra l’acquisto di medicine, il pagamento dell’affitto o la possibilità di mettere un pasto in tavola.
Sempre più persone in Libano – inclusi rifugiati e richiedenti asilo – non riescono a soddisfare i bisogni primari e dipendono dagli aiuti umanitari per sopravvivere.
Fondata nel 2006, Islamic Relief Libano è stata tra i primi attori umanitari a rispondere alla devastante guerra del Libano, offrendo sostegno alle comunità colpite da conflitti e sfollamenti, attraverso la distribuzione di cibo, acqua pulita, kit igienici, coperte e supporto psicosociale.
Siamo stati la prima organizzazione internazionale a raggiungere i sopravvissuti al massacro di Qana, rimasti senz’acqua né cibo per circa 20 giorni. Il nostro intervento salvavita è stato riconosciuto dal Primo Ministro libanese, Fouad Siniora, che nel 2006 incontrò uno dei nostri fondatori, il Dott. Hany El-Banna.
Nel 2023, abbiamo sostenuto oltre 196.000 persone in Libano.
I nostri programmi includono:
Siamo intervenuti in numerose emergenze, tra cui l’esplosione al porto di Beirut nel 2020, offrendo riparo d’urgenza e assistenza a 12 strutture sanitarie, con carburante, materiale medico e pasti pronti, garantendo la continuità delle cure.
Abbiamo intensificato nuovamente la nostra risposta umanitaria a partire dall’8 ottobre 2023, quando è esplosa la nuova crisi tra Israele e Hezbollah.
A causa del deterioramento della situazione, abbiamo temporaneamente sospeso i programmi di lungo termine, concentrandoci sull’emergenza.
Dall’inizio dell’escalation, abbiamo fornito aiuti essenziali a decine di migliaia di sfollati nelle zone di Beirut, Monte Libano, Nabatieh, Tiro, Bekaa e Baalbek.
Ma servono urgentemente nuovi fondi per proseguire le nostre attività.