I bambini non hanno solo bisogno di nutrizione ed istruzione per crescere, ma in quanto bambini necessitano anche di svago e divertimento.
Per bambini che provengono da contesti difficili, aggravati da una quotidianità complessa, gli spazi di svago e divertimento, sono ancora più importanti.
Come Islamic Relief Italia, ci siamo impegnati a rendere quest’estate, un’esperienza indimenticabile per i bambini vulnerabili in Giordania. I nostri volontari e staff, hanno organizzato e gestito, un campo estivo, durante il mese di agosto, per 100 bambini e ragazzi, che provengono da condizioni di estrema vulnerabilità, permettendo loro di allontanarsi, anche se per poco, dal dolore che affrontano quotidianamente. Il camp estivo prevedeva laboratori, formazioni, attività ludiche, educative e ricreative e tutto questo, è stato possibile grazie al vostro continuo sostegno e supporto!
Chadia e Hela, parte dello staff di Islamic Relief Italia, hanno preso parte al camp estivo per i bambini in Giordania, e hanno condiviso con noi la loro esperienza e riflessioni.
“Lunedì 8 agosto è iniziata la mia esperienza in Giordania, insieme ai volontari e allo staff di Islamic Relief Irlanda e Spagna. Abbiamo preso parte al camp estivo per 100 bambini e ragazzi, dai 7 ai 17 anni. Abbiamo avuto l’opportunità di vivere con loro una settimana di attività ricreative, ludiche e formative, affiancando le loro insegnanti.
“Bisogna sempre essere grati quando si ha la possibilità, di prendere parte ad esperienze simili. Abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano un progetto essenziale e importante, un progetto che grazie ai donatori e ai volontari è stato possibile realizzare. Questa tipologia di progetti è fondamentale in quanto fornisce a questi bambini la possibilità di imparare e divertirsi. Dai a loro l’opportunità di vivere delle settimane diverse rispetto alla loro quotidianità, in compagnia dei loro coetanei.
“Ma quello che a volte dimentichiamo, che coloro che imparano prima di tutti, siamo noi. Impariamo a conoscere realtà di cui spesso sentiamo solo parlare e che spesso sentiamo lontane da noi, quando in realtà sono più vicine di quello che sembra.
“Personalmente uno degli aspetti che mi porterò dietro è il loro messaggio. Sono bambini, e come tutti i bambini, hanno diritto ad avere l’infanzia che si meritano.“
Chadia, Staff Islamic Relief Italia
“Sono tanti i momenti che ho di questa esperienza ma in particolare, ce ne sono due che difficilmente dimenticherò.
“Ogni giorno facevamo un tragitto di oltre un’ora, da Amman al Mafraq, per raggiungere il camp estivo per i bambini. Il primo giorno, una volta scesa dal bus, mi è corsa incontro una bambina e una delle prime cose che ha detto è stata “Non vedo l’ora di giocare con te” per poi abbracciarmi. Una bambina che non hai mai avuto modo di incontrarmi prima, mi ha abbracciata pur non conoscendomi ed è stato veramente il primo gesto a farmi riflettere sull’innocenza e gentilezza di questi bambini nonostante il contesto difficile da cui provengano.
“Il secondo momento invece, è che ogni giorno, la maggior parte dei bambini, aveva questa abitudine di voler distribuire personalmente, le bottigliette d’acqua ancora chiuse a noi, staff e volontari, perché secondo loro faceva troppo caldo e dovevamo rimanere idratati. Bambini che generalmente hanno poco e niente e quel poco che hanno lo condividono con altri senza farsi problemi.
“Sono piccoli gesti di bambini che provengono da contesti difficili, ma che nonostante questo sono loro ad aver insegnato a noi e ricordato com’è importante non spegnere la nostra parte umana, essere grati e condividere nonostante tutto.
“Sono grata di questa esperienza soprattutto per aver avuto modo di incontrare questi bambini che per aver visto come le donazioni possono fare la veramente la differenza nella vita di questi bambini e regalare loro dei sorrisi.”
Hela, Staff Islamic Relief Italia