La sopravvivenza del nostro pianeta è in gioco alla COP29 della prossima settimana e Islamic Relief chiede ai leader mondiali presenti al summit di presentare un pacchetto da 5 trilioni di dollari all’anno per sostenere i paesi più poveri che stanno subendo i peggiori impatti del cambiamento climatico.
Con il 2024 destinato a essere l’anno più caldo mai registrato, le nazioni ricche devono concordare azioni chiare per riportare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5⁰C rispetto ai livelli preindustriali, punto in cui gli impatti diventano catastrofici e potenzialmente irreversibili.
Le nuove proiezioni delle Nazioni Unite mostrano che il riscaldamento globale è destinato a salire a 3⁰C nei prossimi decenni, il che rappresenterebbe una condanna a morte per milioni di persone in tutto il mondo. L’unico modo per fermare questo fenomeno è che i paesi e le aziende riducano drasticamente le emissioni di carbonio, ponendo fine all’uso di combustibili fossili e investendo molto di più nelle energie rinnovabili.
La COP29, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Baku, in Azerbaigian, dall’11 al 22 novembre, è stata soprannominata “Finance COP” perché il finanziamento ai paesi poveri e a medio reddito sarà in cima all’agenda. La maggior parte di queste nazioni contribuisce meno alle emissioni di carbonio, ma è devastata da siccità, inondazioni e altre emergenze climatiche e è sempre più vulnerabile ai conflitti per la diminuzione delle risorse. Le nazioni ricche che emettono circa il 75% delle emissioni di carbonio hanno un debito morale di aiutare coloro le cui vite e i cui mezzi di sostentamento vengono distrutti dalle loro azioni.