Islamic Relief è estremamente preoccupata per la nuova escalation di violenza in Sudan, che rischia di esacerbare la crisi umanitaria del Paese. Più di 15 milioni di persone in tutto il Sudan stanno già soffrendo per la scarsità di cibo e l’inflazione.
Chiediamo l’immediata cessazione della violenza e chiediamo a tutte le parti di garantire che i civili siano protetti.
Le squadre di Islamic Relief hanno riferito di aver sentito forti colpi di arma da fuoco e fumo nella capitale, Khartoum, per tutta la giornata di sabato, e di combattimenti che si sono estesi ad altre aree.
Il personale di Islamic Relief è attualmente al sicuro e sta monitorando la situazione, ed è pronto a fornire un aiuto vitale se la crisi dovesse aggravarsi ulteriormente. Se la violenza continua e si diffonde, c’è un alto rischio che un gran numero di donne, uomini e bambini vengano sfollati dalle loro case. Chiediamo alla comunità internazionale di essere pronta a rispondere alla crisi.
Il Sudan ha uno dei tassi più alti al mondo di malnutrizione infantile, con oltre 3 milioni di bambini malnutriti e il numero è in aumento. Molte famiglie non possono permettersi di acquistare cibo poiché il deprezzamento della valuta sudanese, così come l’impatto della guerra in Ucraina e la crisi politica del Sudan, hanno fatto salire alle stelle i prezzi. Gli alimenti di base come il sorgo e il miglio sono aumentati del 700% negli ultimi anni e del 60% in più rispetto a un anno fa.
Islamic Relief lavora in Sudan dal 1984, fornendo aiuti di emergenza e sviluppo a lungo termine. Aiutiamo le comunità ad accedere a cibo e acqua, sosteniamo i centri sanitari e lavoriamo per migliorare l’istruzione, i mezzi di sussistenza sostenibili e i diritti delle donne. Attualmente lavoriamo in tutto il paese, a Khartoum, Blue Nile, Kordofan settentrionale e meridionale, Darfur centrale e occidentale, Kassala e Gedaref.