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Il mese di Safar è il secondo mese del calendario islamico (hijri). Non ha un significato specifico da una prospettiva religiosa, ma ci sono alcuni fatti storici interessanti su Safar e, in particolare, sulle pratiche dei Mushrikeen (politeisti) ai tempi della Jahiliyyah (l’Età dell’Ignoranza).
Si dice che il mese fosse chiamato Safar dagli Arabi del periodo pre-islamico. Questo perché la parola deriva dalle stesse lettere radicali della parola araba che indica il viaggio. Fu quindi chiamato così per indicare che i Meccani lasciavano La Mecca e viaggiavano durante questo mese. Le loro case venivano lasciate ‘vuote’ mentre le persone si recavano fuori città per cercare provviste durante la stagione invernale, lasciando il mese aperto a diverse idee sbagliate e superstizioni associate alla scarsità nei tempi pre-islamici.
Il mese di Safar è iniziato il 26 luglio 2025. È il secondo mese del calendario Hijri e quindi viene dopo il mese sacro di Muharram.
Safar fu il mese in cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) si ammalò prima di morire nel mese successivo, Rabi’ al-Awwal. Il 29 Safar 11 AH, la temperatura del Profeta (pace e benedizioni su di lui) salì estremamente in alto. Nonostante la sua salute cagionevole, continuò a guidare i musulmani nella preghiera per 11 giorni.
Mese in cui si sono svolte molte prove e tribolazioni, è stato opinato che Safar fosse anche il mese in cui l’Imam Hassan (pace su di lui), il nipote del Profeta (pace e benedizioni su di lui), fu martirizzato.
Safar è un mese molto importante per i musulmani, in particolare perché fu il mese in cui il Profeta (pace e benedizioni su di lui) lasciò la sua città natale, La Mecca, e fuggì nella santa Medina per diffondere la luce dell’Islam, che in seguito si sarebbe diffusa in tutto il mondo.
È importante saperne di più sull’Hijra Sharif in questo mese e riflettere sugli immensi sacrifici e le difficoltà che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) affrontò per diffondere il messaggio dell’Islam.
Safar è un buon momento per rivisitare gli ultimi giorni della Sirah e riflettere sugli insegnamenti dei sermoni di addio del Profeta (pace e benedizioni su di lui).
È anche un buon momento per imparare di più sulla famiglia del Profeta e sui suoi amati, come l’Imam Hassan e Hussain (pace su di loro) e imparare dalla loro immensa saggezza.
Chi ama Hasan e Husayn, ama anche me; chi odia questi due, odia anche me.
Safar è anche un mese importante per riflettere su Muharram e per continuare a implementare le risoluzioni del nuovo anno islamico, come l’aumento delle buone azioni e dei modi, e per contemplare le nostre azioni.
Non esiste un du’a specifico prescritto per il mese di Safar negli insegnamenti islamici; i musulmani sono incoraggiati a impegnarsi in suppliche regolari per tutta la vita, cercando la protezione, la guida e le benedizioni di Allah in tutte le circostanze, incluso il mese di Safar.
Non c’è nulla di particolarmente speciale in Safar, il secondo mese del calendario islamico.
Nel mese di Safar, i musulmani continuano principalmente le loro pratiche religiose regolari e le routine quotidiane, come fanno negli altri mesi del calendario lunare islamico. Safar non comporta obblighi o rituali religiosi specifici prescritti nell’Islam.
Nel complesso, i musulmani affrontano il mese di Safar come qualsiasi altro mese nel calendario islamico, concentrandosi sulla loro fede, eseguendo le preghiere regolari, impegnandosi in atti di carità e sforzandosi di sostenere i valori morali ed etici.
È essenziale notare che, sebbene le pratiche culturali possano variare, gli insegnamenti islamici enfatizzano l’affidamento alla saggezza e alla misericordia di Allah, piuttosto che attribuire eventi o risultati a mesi specifici o a superstizioni.
I “giorni bianchi” si riferiscono tipicamente al 13°, 14° e 15° giorno di ogni mese lunare nel calendario islamico, che corrispondono ai giorni in cui la luna è più luminosa. Questi giorni rivestono un significato come momenti per accrescere il culto, la riflessione e la supplica per molti musulmani.
Non vi è alcuna menzione o significato specifico attribuito ai “giorni bianchi” in particolare nel mese di Safar. Negli insegnamenti islamici, l’attenzione sui “giorni bianchi” si applica tipicamente a ogni mese lunare piuttosto che essere limitata a Safar.
Alcune pratiche culturali o usanze locali possono associare particolari credenze o pratiche a determinati mesi o periodi, ma queste non sono necessariamente radicate negli insegnamenti islamici. I musulmani sono incoraggiati ad aderire ai principi e alle pratiche islamiche autentiche come delineate nel Corano e negli insegnamenti del Profeta Muhammad, piuttosto che seguire superstizioni o credenze infondate.
Safar è il secondo mese del calendario lunare islamico, che segue Muharram e precede Rabi’ al-Awwal. Safar stesso ha radici linguistiche in arabo e deriva dalla parola ‘sifr’, che significa ‘vuoto’ o ‘nullo’. Questo nome potrebbe suggerire la pratica araba pre-islamica di svuotare le loro case e migrare durante questo mese.
Tuttavia, nella tradizione islamica, Safar non ha connotazioni negative intrinseche o significato al di là del suo posto nel calendario lunare.