Um Khaltoum vive nei sobborghi della località di Al Rahad nello stato del Nord Kordofan, in Sudan.
“Ho tre figli: Mustafa di otto anni, Mohammed ne ha cinque e Ismail tre. Vivo con mio marito Jabereldar e la famiglia di suo fratello. Il mio figlio maggiore ha una ferita alla mano destra, causata da una caduta che ha danneggiato i nervi, questo è il motivo della sua disabilità”.
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Um Khaltoum è una casalinga, suo marito lavora nell’agricoltura durante la stagione delle piogge, mentre per il resto dell’anno si reca a Khartoum e lavora nell’edilizia.
Uno dei problemi che la comunità locale affrontava era la difficoltà ad accedere all’acqua potabile, come ci racconta Um Khaltoum:
“Dovevo camminare a lungo per prendere l’acqua dalle fattorie. L’acqua nei pozzi della fattoria non è pulita e sono rischiosi e non è sempre disponibile. Pagavo una somma per affittare un asino e trasportare le taniche d’acqua.”
Islamic Relief ha installato 19 pompe manuali ed ha dotato altre con un sistema ad energia solare. Le fonti d’acqua ripristinate hanno aumentato l’approvvigionamento idrico e ridotto il tempo e lo sforzo per ottenere l’acqua.
“Ora le pompe a mano hanno reso le cose più semplici e l’acqua è sempre disponibile”, ci dice Um Khaltoum, che come la sua comunità trae beneficio da questo progetto.
“Ringrazio Islamic Relief e i donatori per il pozzo d’acqua. Possa Allah ricompensarli”
L’accesso all’acqua potabile è ancora un diritto non garantito a tutti.
Operiamo nelle comunità vulnerabili per assicurare loro l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari necessari.
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