Ashura, in questo giorno viene consigliato il digiuno, che un tempo era obbligatorio, e vengono ricordati diversi avvenimenti storici importanti per i musulmani, tra i quali il salvataggio del profeta Musa (as) e del popolo di Israele dalle persecuzioni di Faraone.

“Già innanzi (Mosè) ti favorimmo, quando ispirammo a tua madre quello che le fu ispirato: ‘Mettilo in una cesta e gettalo nell’acqua, così che le onde la riportino a riva ove lo raccoglierà un Mio e suo nemico. Ho posto su di te il Mio sguardo amorevole, affinché tu fossi allevato sotto il Mio occhio’”  – il Sacro Corano, 20:37-19  

Dopo aver fatto un sogno premonitore che preannunciava l’arrivo e l’ascesa di un inviato di Allah (swt) dal popolo di Israele, Faraone ordinò di sopprimere tutti i figli maschi di donne israelite. Per salvare il figlio dall’ira di Faraone, la madre del profeta Mosè, lo gettò nell’acqua, che lo trasportò fino a riva, nei pressi della corte di Faraone. Lì venne trovato da sua moglie, Asia, che lo fece restare con loro.

E quando Mosè venne al nostro luogo di convegno, e il suo Signore gli ebbe parlato, disse: ‘O Signor mio, mostraTi a me, affinché io Ti guardi’. Rispose: ‘No, tu non mi vedrai, ma guarda il Monte; se rimane al suo posto, tu Mi vedrai’. Non appena il suo Signore si manifestò sul Monte esso divenne polvere e Mosè cadde folgorato. Quando ritornò in sé, disse: ‘Gloria a Te! Io mi pento e sono il primo dei credenti’ – Il Sacro Corano 8:143 

Dopo un lungo percorso alla ricerca della Verità, dopo aver incontrato e viaggiato con Al-Khidr (as) e dopo aver camminato per cinque giorni nel deserto, il profeta Mosè (as) arrivò ai piedi del monte Sinai, ed è lì che fu rivestito dell’abito di profezia, all’età di 49 anni.

“I maghi si presentarono a Faraone e dissero: ‘Davvero ci sarà un premio per noi se saremo i vincitori?’. Disse: ‘Si, e inoltre sarete tra i favoriti’. Dissero: ‘O Mosè, getti tu o tocca a noi gettare?’. ‘Gettate pure’, rispose. Dopo che ebbero gettato, stregarono gli occhi della gente, la spaventarono e realizzarono un grande incantesimo. Noi ispirammo a Mosè: ‘Getta la tua verga’. E quella inghiottì tutto quello che avevano fabbricato. Così affermò la verità e vanificò quello che avevano fatto. Furono sconfitti e sembrarono umiliati. Allora i maghi si prosternarono. E dissero: ‘Crediamo nel Signore dei mondi, il Signore di Mosè e di Aronne” – Il Sacro Corano 8:113-122

Mosè (as) aveva il compito di liberare il popolo d’Egitto dall’oppressione di Faraone, e di portargli il Messaggio dell’Islam. Durante uno dei tentativi avvenne il celebre scontro tra Mosè ed i maghi più celebri della corte di Faraone, dove ebbe luogo uno dei miracoli della profezia di Mosè, quando il suo bastone si trasformò in un serpente in grado di inghiottire tutti quelli gettati dai maghi. Davanti a tutto questo, 72 tribù egiziane si convertirono all’Islam, compreso i maghi.

“Disse Mosè: ‘Il mio Signore è con me e mi guiderà’. Rivelammo a Mosè: ‘Colpisci il mare col tuo bastone’. Subito si aprì e ogni parte dell’acqua fu come una montagna enorme. Facemmo avvicinare gli altri, e salvammo Mosè e tutti coloro che erano con lui, mentre annegammo gli altri.” – Il Sacro Corano 26:62/66 

Iniziò la fuga di Mosè e del popolo di Israele, minacciati dall’ira di Faraone, che rifiutava di prosternarsi dinanzi l’Altissimo. Questi versetti ci rivelano forse il miracolo più grande della profezia di Mosè (as), quando Allah (swt) creò una via di fuga per il suo popolo dividendo il mare e creando un passaggio al suo interno. Il popolo d’Israele così si salvò, mentre Faraone e le sue armate, nel tentativo di seguire Mosè e la sua gente, annegò nel mare.

“E facemmo attraversare il mare ai Figli di Israele. Faraone e le sue armate li inseguirono per accanimento e ostilità. Poi, quando fu sul punto di annegare, Faraone disse: ‘Credo che non c’è altro dio all’infuori di Colui in cui credono i Figli di Israele e sono tra coloro che si sottomettono’. Disse Allah: ‘Ora ti penti, quando prima hai disobbedito ed eri uno dei corruttori?’” – Il Sacro Corano 5:90-91 

Solo sul punto di morte, il Faraone si sottomise ad Allah (swt), ma lo fece solo nel tentativo di salvarsi, ed annegò assieme al suo potere nel mare.

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