Qurbani, storie di speranza

Omanovic Hanife 88 anni, Bosnia.

Hanife è una casalinga e vive con suo marito pensionato.

Hanno tre figli, tutti disoccupati e vivono in altre città.

 

 

La storia di Hanifa:

Mio marito è un pensionato e sopravviviamo, per lo più, dalla sua pensione.

Approfittiamo anche del cibo locale, vengono preparati dei pasti per le persone più vulnerabili. Questo cibo significa molto per noi anziani e malati.

Senza l’aiuto di queste brave persone, non saremmo in grado di permettercelo.

La nostra pensione la dedichiamo alle nostre cure mediche e per pagare le bollette.

È impossibile per noi permetterci la carne, anche se al mercato è molto conveniente.

Riponiamo la nostra fiducia in Allah.

Abbiamo perso tutto ciò che avevamo nella guerra in Bosnia(1992-1995).
Ci hanno distrutto la casa e ucciso nostro figlio in uno dei campi. Siamo dovuti scappare per poi tornare qui solo nel 2002, dove abbiamo vissuto in una tenda per sei mesi.

È stato grazie all’aiuto di brave persone che ci hanno permesso di ricostruire casa.

Abbiamo sempre dovuto vivere duramente, ma ora è ancora più difficile perché siamo vecchi, malati e senza forze per prenderci cura di noi stessi al Eid.

L’Eid è un momento in cui la famiglia lo passa insieme, ma questo purtroppo per noi non lo è potuto essere per diversi anni perché a causa della guerra i nostri vicini non sono più qui ei nostri figli stanno lottando in altre città. Raramente le persone vengono a trovarci.

Ora, siamo felici e grati del supporto che ci sta fornendo Islamic Relief.

Passare l’Eid in famiglia è diventato piacevole.

Vorremmo ringraziare tutti coloro che ci hanno permesso di festeggiare l’Eid in maniera dignitosa. Possa Allah ricompensare chi ci ha sostenuto.

 

Qurbani un nostro dovere, un loro diritto.

 

 

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