Islamic Relief riflette su un anno nel corso del quale sono state salvate e cambiate vite, con il sostegno dei nostri incredibili sostenitori e partner in tutto il mondo

Insieme, abbiamo raggiunto circa 17,3 milioni di vite nel 2024

In 35 paesi, siamo stati al fianco di famiglie che affrontavano situazioni difficili e vivevano profonde sofferenze. In alcuni luoghi, i nostri colleghi hanno vissuto le stesse difficoltà e pericoli delle comunità che sostenevano.

Abbiamo realizzato 666 progetti, tra cui 135 interventi di aiuti umanitari che hanno fornito un’ancora di salvezza alle persone in crisi e 454 progetti di sviluppo che hanno migliorato le vite in alcune delle comunità più povere della Terra.

Abbiamo anche ampliato il nostro programma di sostegno degli orfani, in particolare a Gaza, raggiungendo oltre 93.200 bambini vulnerabili in 27 paesi. Mentre riflettiamo su alcuni dei momenti più importanti dell’anno, siamo grati per la continua fiducia riposta in noi dalle comunità che serviamo e dai nostri donatori, volontari e colleghi.

Gennaio

All’inizio del 2024 Islamic Relief ha festeggiato 40 anni di servizio dei più bisognosi del mondo. Abbiamo fatto molta strada dai nostri umili inizi nelle moschee e nei centri comunitari di Birmingham nel Regno Unito, e il 2024 si rivelerà un anno che ci metterà alla prova come nessun altro.

Febbraio

La violenza nel Douentza Cercle del Mali costringe le famiglie a fuggire dalle loro case. Islamic Relief già presente nell’area con programmi di sviluppo a lungo termine, raggiunge rapidamente gli sfollati con cibo, riparo e coperte.

Febbraio segna anche il primo anniversario dei devastanti terremoti in Turchia e Siria. Islamic Relief era sul campo in entrambi i paesi, fornendo aiuti di emergenza tra cui cibo, acqua e articoli per l’igiene. Abbiamo continuato a sostenere i sopravvissuti mentre iniziavano a ricostruire le loro vite,  riparando le infrastrutture, ricostruendo scuole e aiutando la popolazione locale a guadagnarsi da vivere con l’agricoltura e l’allevamento. Islamic Relief Turchia ha ampliato il suo programma di adozione degli orfani, prendendosi cura di oltre 4.000 bambini vulnerabili in entrambi i paesi. Siamo ancora al fianco delle comunità colpite dal effetti del terremoto.

Marzo

Nel Somaliland, la siccità prolungata ha distrutto posti di lavoro e aziende, quindi Islamic Relief sta aiutando a migliorare l’accesso al cibo e ad aumentare i redditi degli agricoltori e di altre piccole imprese. Stiamo fornendo piante resistenti alla siccità e serre intelligenti per il clima, con un capitale iniziale per le piccole imprese. Il progetto ha anche migliorato i sistemi di irrigazione e riparato le dighe della comunità, aumentando l’accesso all’acqua potabile.

Marzo segna una triste pietra miliare per lo Yemen, che vive ormai più di 9 anni di conflitto, con milioni di persone in disperato bisogno di aiuti umanitari. Anche la Siria festeggia un triste anniversario: il paese è ormai alle prese con una terribile crisi da oltre 13 anni, con il 70% della popolazione ora in estremo bisogno di aiuti.

In entrambi i paesi, Islamic Relief lavora instancabilmente da anni per salvare vite e alleviare le sofferenze. Il 2024 non è diverso: continuiamo il nostro lavoro fondamentale distribuendo cibo, sostenendo bambini orfani e aumentando l’accesso all’acqua, ai servizi igienici e sanitari.

Aprile

Mentre il mese di Ramadan volge al termine, i pacchi alimentari di Islamic Relief stanno alleviando alcune delle famiglie più povere del mondo dalla preoccupazione di dove arriverà il loro prossimo pasto. Quest’anno il nostro programma annuale di distribuzione alimentare del Ramadan raggiunge l’incredibile numero di 1,25 milioni di persone vulnerabili in 29 paesi.

Il mese sacro è stato particolarmente impegnativo in Sudan, un paese ormai devastato dalla guerra da oltre un anno. Il conflitto ha creato la più grande crisi di sfollati interni al mondo, con 8,4 milioni di persone costrette a fuggire dalle loro case. Islamic Relief è stata un’ancora di salvezza durante la crisi e ad aprile ha fornito a più di 600.000 persone cibo, kit per l’igiene e la dignità, nonché supporto per l’assistenza sanitaria.

Maggio

A maggio Islamic Relief risponde a numerosi disastri naturali. Ampie zone del Kenya sono colpite da inondazioni che mietono vite e mezzi di sostentamento. La nostra risposta alle emergenze include la distribuzione di denaro alle famiglie colpite per acquistare cibo e articoli essenziali.

Le inondazioni colpiscono anche l’Afghanistan, dove torrenti di acqua e fango si abbattono sui villaggi, uccidendo centinaia di persone: lo staff di Islamic Relief è sul posto per distribuire articoli di sopravvivenza

Nello stesso mese, mentre una potente tempesta tropicale si abbatte sul Bangladesh, i nostri team di emergenza forniscono pacchi alimentari e piccole sovvenzioni in denaro a coloro che si trovano sul percorso del ciclone.

Giugno

Quasi 3,1 milioni di persone vulnerabili in 27 paesi hanno ricevuto carne di buona qualità tramite le distribuzioni di Eid Al Adha uest’anno. Per molti, questo è l’unico momento nel quale mangiano carne durante tutto l’anno.

Giugno è il mese nel quale un altro disastro colpisce il Bangladesh, poiché gravi inondazioni nel nord-est lasciano le famiglie senza casa. L’acqua ha allagato uno degli uffici di Islamic Relief, ma il nostro personale continua a  lavorare instancabilmente per fornire cibo, articoli di sopravvivenza e sovvenzioni in denaro alle persone in crisi.

Luglio

I villaggi nelle Filippine hanno subito ingenti danni a causa di inondazioni improvvise e frane a luglio, quindi Islamic Relief distribuisce pacchi alimentari e kit igienici a migliaia di famiglie. Organizziamo anche sistemi di smaltimento dei rifiuti e costruiamo cucine comuni nei campi per gli sfollati, in modo che le famiglie abbiano un posto dove preparare i pasti.

Questo mese segna anche la fine di un progetto per proteggere le famiglie vulnerabili nelle zone rurali del Nepal. L’intervento, iniziato nel 2020, ha fornito assistenza finanziaria per garantire che i bambini orfani continuassero a studiare e per aiutare i loro tutori ad avere una fonte di reddito affidabile. Il progetto, gestito in collaborazione con il Rural Development Centre del Nepal, ha aiutato più di 260 bambini e le loro famiglie.

Agosto

La stagione dei monsoni innesca inondazioni disastrose. Dal Pakistan allo Yemen, al Bangladesh e altrove, Islamic Relief è in prima linea nella risposta alle emergenze.

Questo mese si registrano nuovi inquietanti attacchi alle comunità Rohingya in Myanmar, e quindi invitiamo i governi internazionali ad agire per proteggerle. Sono passati 7 anni dall’esodo di massa dei Rohingya in fuga dalla violenza e dalle persecuzioni nel paese, e la recente violenza ne ha sfollati altri migliaia. Molti ora cercano di nuovo di fuggire nel vicino Bangladesh, dove sono registrati quasi 1 milione di rifugiati Rohingya, la maggior parte dei quali vive in condizioni terribili in campi pericolosamente sovraffollati. Islamic Relief sostiene i rifugiati Rohingya e le comunità ospitanti locali in Bangladesh dal 2017. Lavoriamo in coordinamento con le autorità locali in Bangladesh, forniamo assistenza, tra cui cibo, acqua e servizi igienici a 300.000 persone.

Settembre

È ormai trascorso un anno da quando un violento terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il Marocco centrale, uccidendo le famiglie nel sonno e radendo al suolo interi villaggi. Circa 3.000 persone hanno perso la vita, mentre migliaia di altre sono rimaste ferite. Il terremoto e le scosse di assestamento hanno distrutto circa 19.000 case, mentre altre 60.000 hanno subito gravi danni. A poche ore dal disastro, Islamic Relief ha lanciato un appello da 10 milioni di euro per aiutare i sopravvissuti. Collaborando con partner locali, abbiamo distribuito articoli di cui c’era disperatamente bisogno, tra cui materassi, coperte e indumenti caldi. Sono stati forniti anche cibo, acqua e migliaia di kit igienici. In totale, i nostri interventi umanitari hanno raggiunto circa 65.000 persone in oltre 120 villaggi. Dopo il disastro, abbiamo installato bagni e docce e fornito assistenza sanitaria a migliaia di persone, in particolare nelle aree remote.

Settembre segna anche il primo anniversario delle devastanti inondazioni in Libia, il peggior disastro nella storia moderna del paese. Oltre 5.200 persone sono morte e 10.000 sono state dichiarate disperse, e decine di migliaia di case, edifici, strade e ponti sono stati distrutti. Islamic Relief non era presente nel paese, ma ha collaborato con partner locali per fornire coperte, materassi, assistenza medica, kit alimentari e articoli per neonati alle famiglie colpite dalle inondazioni. Continuiamo a sostenere le comunità colpite con rifugi, lavorando per ripristinare infrastrutture e servizi pubblici e fornendo consulenza e attività divertenti per aiutare i bambini ad affrontare i loro traumi.

Ottobre

A Gaza, il popolo palestinese ha ormai sofferto un anno di massacri e miseria. È difficile descrivere la perdita, la distruzione e la devastazione: i numeri sono catastrofici. Sono state uccise più di 41.500 persone, tra cui oltre 11.400 donne e 16.850 bambini. Altre 96.000 persone sono rimaste ferite. Circa il 90% della popolazione di Gaza è ora sfollata; la maggior parte degli ospedali non è più operativa; e carburante, medicine e altri beni essenziali scarseggiano disperatamente.

Islamic Relief ha lavorato instancabilmente a Gaza e in tutto il mondo per fornire aiuti salvavita e sollecitare i leader mondiali ad agire per porre fine alle sofferenze. Abbiamo aiutato a sfamare le persone sfollate nei rifugi con pasti caldi, pacchi alimentari, verdure e buoni. Abbiamo distribuito acqua pulita e integratori alimentari di cui c’era disperatamente bisogno alle persone nei rifugi. Per aiutare a combattere la diffusione delle malattie, abbiamo allestito bagni chimici e fornito kit igienici alle persone sfollate. Abbiamo organizzato giochi e spettacoli per bambini per aiutarli a sostenere la loro salute mentale e fornire una distrazione momentanea dalle difficoltà che stanno vivendo. Abbiamo ampliato in modo massiccio il nostro programma di adozione degli orfani per fornire a oltre 7.600 bambini orfani uno sostegno economico mensile, nonché pacchi alimentari e regali durante il Ramadan e l’Eid.

Questo mese lanciamo anche un appello umanitario urgente per aiutare le persone colpite dai crescenti attacchi israeliani in Libano. Per un anno abbiamo lavorato 24 ore su 24 per fornire alle famiglie sfollate dagli attacchi aerei cibo, biancheria da letto e kit per l’igiene; oltre a dotare ospedali e cliniche di forniture mediche.

Novembre

I leader mondiali si riuniscono in Azerbaigian per il vertice cruciale sul clima, COP29. La conferenza è una questione di vita o di morte per le persone in tutto il mondo, in particolare per quelle nei paesi più poveri, che stanno già pagando le conseguenze del cambiamento climatico. Islamic Relief è presente, esortando le nazioni ricche a concordare un accordo che impegni almeno 1,3 trilioni di euro all’anno in finanze pubbliche. I negoziati finiscono in un vergognoso fallimento morale, con un risultato troppo piccolo, troppo lento e ben al di sotto di quanto necessario.

Nella Siria nord-occidentale, una forte escalation della violenza causa un drammatico deterioramento di condizioni già complesse. Islamic Relief, che fornisce aiuti umanitari nel paese colpito dalla crisi dal 2011, risponde aumentando gli aiuti alimentari e forniture mediche che distribuiamo ai civili che soffrono mentre i bombardamenti e gli attacchi aerei si intensificano.

Dicembre

Mentre la Siria vive una settimana importante e storica, gli operatori umanitari di Islamic Relief sono sul campo per fornire aiuti umanitari urgenti e valutare le enormi necessità della popolazione. In un momento di speranza e incertezza per molte persone, Islamic Relief rimane impegnata a stare al fianco del popolo siriano e ad aiutare a costruire un futuro pacifico e prospero.

In tutto il mondo, molte famiglie in crisi affrontano un inverno da incubo, con temperature che crollano e sofferenze che aumentano. Islamic Relief avvia il nostro progetto annuale invernale. In 19 paesi, stiamo aiutando a proteggere le famiglie vulnerabili dall’inverno fornendo cibo, articoli per l’igiene, forniture per riparare il loro riparo, legna da ardere o denaro o buoni per acquistare vestiti caldi. Quest’anno il nostro progetto è più grande che mai, raggiungendo 19 paesi in totale.

Mentre l’anno volge al termine, i nostri pensieri si rivolgono a una devastante catastrofe umanitaria che ha sconvolto il mondo 20 anni fa. Il 26 dicembre 2004, un terremoto sotto l‘Oceano Indiano ha innescato enormi onde di tsunami che si sono abbattute sulle comunità costiere. Si stima che siano state uccise 230.000 persone in 14 paesi e l’entità dei danni alle case, alle infrastrutture e ai mezzi di sostentamento non ha eguali nella storia. Il disastro ha cambiato per sempre la vita dei sopravvissuti e dei soccorritori e ha continuato a plasmare il modo in cui le organizzazioni umanitarie hanno risposto alle emergenze più gravi. Questo mese, Islamic Relief riflette sulla nostra risposta alle emergenze e sugli anni di sostegno continuo che abbiamo fornito nei decenni. Allora, come oggi, nessuno dei nostri lavori salvavita e cambiavita sarebbe stato possibile senza l’incredibile generosità dei donatori in tutto il mondo; i nostri fedeli membri e partner; e il personale e i volontari.

Mentre ci avviciniamo al 2025, rinnoviamo la nostra determinazione per continuare ad onorare la vostra fiducia in noi.

Consapevoli del fatto che mentre quest’anno sta giungendo a termine, i grandi problemi che la popolazione vulnerabile affronta, continuano, così come la loro sofferenza. La necessità del nostro lavoro non è mai stata così grande, come lo è la nostra gratitudine nei vostri confronti. Grazie, ancora una volta, per il vostro sostegno.

*Le cifre sono solo stimate. Per le cifre ufficiali, potrete consultare il Report Annuale di Islamic Relief  del 2024, che verrà pubblicato nel 2025

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